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Googlefonini, scatta la corsa agli annunci. Arriva Android 2.0

di Gianni Rusconi

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26 ottobre 2009, ultimo aggiornamento 28 ottobre

Dopo due anni di preparativi e qualche aspettativa andata delusa, vedi l'assenza di annunci all'ultimo Mobile World Congress di Barcellona, lo sbarco di massa dei cellulari con sistema operativo Android è iniziato. Lo provano essenzialmente due fatti. Il primo: Google ha ufficialmente annunciato in queste ore la nuova versione 2.0 della piattaforma operativa (che sarà disponibile entro la fine dell'anno) con novità che riguardano il supporto per account multipli per la posta elettronica e la sincronizzazione dei contatti, il supporto per Microsoft Exchange, la funzionalità di ricerca su Sms ed Mms, il supporto del flash per la fotocamera digitale e la tastiera multitouch. Il secondo: negli ultimi due mesi, si sono registrati gli di una decina di nuovi googlefonini a firma di Samsung, Htc e Motorola e che da qui alla fine dell'anno ne sono attesi almeno il doppio. Il Natale 2009 in campo cellulari rischia seriamente di essere affollato di apparecchi androidi e i nomi caldi sono quelli di Motorola, Lg, Acer (che ha appena presentato il sui primo googlefonino, Liquid, Sony Ericsson, Philips (che venderà il modello V808 solo sul mercato cinese), Dell, Samsung e naturalmente Htc. Il produttore taiwanese ha in rampa di lancio in Europa la serie ultra economica "Tattoo" e sta già lavorando per il debutto del suo quinto smartphone Android, lo Zoom 2 (nome in codice "Dragon"), un telefonino top di gamma con a bordo il processore Qualcomm Snapdragon da 1 Ghz e la versione 2.0 della piattaforma operativa di Google.

Samsung fa il tris, Dell debutta negli Usa
Al pari di Htc, anche il chaebol coreano ha accelerato i piani di rilascio in ambito Android e al recente CTIA Fall 2009 di San Diego ha messo in mostra due nuovi terminali, nome in codice Moment (un terminale con tastiera fisica che verrà venduto negli Usa da Sprint a 179.99 dollari con un contratto di due anni) e Behold II. Proprio l'atteggiameno di Samsung è per certi versi una conferma che il fenomeno dei googlefonini sia realmente pronto a decollare, e per due motivi. Le ambizioni della società nel mercato dei telefonini sono ben note (dare filo da torcere a Nokia, attuale regina di mercato) e gli stessi portavoce non nascondono che i terminali equipaggiati con la piattaforma di Google hanno una grande opportunità di attrarre le preferenze di tutta quanta l'utenza mobile, da quella business a quella consumer e prosumer (i cosiddetti consumatori professionali).

Non di meno importante è l'attenzione riposta su Android dagli operatori mobili e fra questi spiccano i nomi dei principali carrier americani: T-Mobile Usa, Sprint Nextel, Verizon Wireless e anche quella At&t finora partner esclusivo di Apple per la commercializzazione dell'iPhone negli Stati Uniti. Proprio At&t, inoltre, sarebbe il partner prescelto da Dell per il lancio, previsto nel 2010, del suo primo smartphone androide. Di questo sodalizio ne ha parlato di recente il Wall Street Journal confermando i rumors sull'entrata della casa texana nell'arena dei cellulari che si rincorrono da almeno due anni. Dell, in realtà, nei cellulari ci ha messo un piede producendo per conto di China Mobile il terminale clone dell'iPhone (l'oPhone) ma quello di cui si vocifera il prossimo lancio sarebbe invece distribuito a marchio proprio e negli Stati Uniti. Dopo Acer e Hp, un altro big dei personal computer scende quindi in campo per ambire a una fetta del sempre più ricco mercato dei super telefonini. Difficile, però, che ci potrà essere spazio per tutti.

Il rischio omologazione e il fattore applicazioni
Il massiccio rilascio di nuovi terminali Android va inquadrato secondo gli analisti rispetto a due obiettivi fra loro complementari: minare la popolarità di Apple e Research in Motion nel campo degli smartphone e mettere pressione a Microsoft. La società di Redmond ha sì rilasciato a cavallo del nuovo logo "Windows Phone" la nuova versione del proprio sistema operativo mobile ma, in attesa di Windows 7 per i cellulari, ha anche perso forse inesorabilmente qualche treno, vedi quelli di Motorola e Palm, e deve recuperare il terreno perduto in questi ultimi mesi. Per Android , invece, la prima scommessa da vincere è quella di creare una massa critica tale da impattare in modo sensibile sulla domanda e in modo particolare su quella consumer. I produttori alleati di Google stanno insomma scaldando i motori per onorare come si deve il secondo compleanno della piattaforma e alla festa sono per così dire invitati anche aziende che si stanno affacciando solo ora al mondo mobile, vale a dire Acer, Lenovo, Dell e Huawei. Il novero di papabili rivali di Apple, Rim e Nokia – sebbene vari analisti non escludono a priori il fatto che la casa finlandese possa adottare la piattaforma di Google - è quindi di tutto rispetto ma emerge sin d'ora un possibile vizio di fondo, legato alla difficoltà di poter differenziare a dovere (per lo meno esteticamente) i googlefonini l'uno dall'altro.

  CONTINUA ...»

26 ottobre 2009, ultimo aggiornamento 28 ottobre
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